martedì 9 aprile 2013

Let the show begin

Ognuno di noi, penso, posto di fronte all'analisi del concetto di sport ne individua in primis la componente del divertimento, dell'attività ricreativa, in una parola, del Gioco.
Per rendersene conto basta pensare che nel parlato comune si utilizza proprio la terminologia "giocare a pallavolo" o ancora "il gioco del calcio", solo per fare degli esempi.
Fin da bambini, inoltre, siamo portati a scorrazzare per casa e, per chi e più fortunato, per un bel giardino senza uno scopo particolare ma semplicemente perchè quest'attività così semplice, banale, naturale ci dà gioia e piacere. In qualche modo particolare ci coinvolge, rendendoci contemporaneamente liberi dai pensieri che normalmente ci affollano la mente e, ci turbano.
Rappresenta anche, quindi, un modo per  estraniarsi dalla realtà circostante, sostituita per contro da una sensazione di benessere interiore che, almeno per quanto mi riguarda, rimane fuori da ogni connotazione spazio-temporale.
Ecco perchè il Gioco rappresenta una componente fondamentale e contemporaneamente inscindibile dalla nozione di sport.
Tuttavia, penso che questo concetto finora trattato non sia di per sè esaustivo, per questo nella mia mappa concettuale compare al suo posto "Svago".
Quest'ultimo infatti racchiude in sè non solo la componente del divertimento ma anche quella dell'intrattenimento e dello spettacolo. 
A ben pensarci, infatti, lo sport coinvolge contemporaneamente e chi lo pratica e chi ne è spettatore seppure le emozioni provate siano diverse. Se la mia argomentazione non vi convince provate a pensare ai vari stadi e palazzetti dello sport sempre affollati, alla quantità di telespettatori che richiede i pacchetti sportivi della televisione a pagamento, all'impatto di eventi sportivi come Wimbledon, i mondiali di calcio e molti altri ancora, per non parlare poi delle olimpiadi. 
Nella narrazione questo fatto non sfugge all'autore che designa il circuito tennistico di alto livello con il termine "Show". 
Vi sono inoltre alcuni passaggi significativi che voglio riportare.



"Poi obbligatoriamente gli studi di intrattenimento devono durare sei semestri, perchè gli studenti che sperano di prepararsi per una carriera come professionisti sono anche destinati a essere intrattenitori, per quanto di un genere profondo e particolare;"



"[...] Il momento peggiore è quello in cui stanno per saltare dal punto più alto dello stadio. Le mani di quelli delle file più in alto che si protendono e cercano di afferrarli. La gente che ride. Le telecamere dell'InterLace che fanno panoramiche e zoomate; [...] Quando sono molto in alto sopra il campo le voci si fondono e confondono nell'ossido di carbonio della corrente ascensionale. [...] Un paio di becchi e un artiglio si staccano da qualcuno e precipitano a mulinello verso il verde. [...] L'altoparlante dello stadio è un gargarismo metallico. Non si sente con chiarezza nemmeno in campo. Il vecchio e triste ex quarterback, ormai aggrappato ai soli calci piazzati, si unisce al lento bordeggiare di Orin circa cento metri sopra la linea della quaranta yard. E' una delle simboliche femmine, con il becco smussato e le ali di un rosso meno sgargiante.
[...] e il resto del blaterare si perde nel boato che si alza quando il primo giocatore tocca il suolo e si toglie il costume con le piume rosse. Si deve urlare per farsi sentire. A un certo punto sembra che la folla cominci a incitare il suo stesso fragore, in un intensificarsi che fa pensare a una esplosione imminente."


David Foster WALLACE, Infinite Jest, Torino : Giulio Einaudi editore, 2006



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