martedì 16 aprile 2013

Lo sport aiuta a "costruire"

Lo sport fa parte di noi, del nostro vivere quotidiano e talvolta può anche essere correlato a innovazioni tecnologiche, o meglio, può talvolta esserne fonte di ispirazione. 
E' quello che accade a Villard de Honnecourt, carpentiere del XIII secolo che scrive "un taccuino di appunti e disegni relativi all'arte di costruire cattedrali, risalente al XIII secolo e conservato a lungo presso la biblioteca dell'abbazia di <<Sancti Germani a Pratis>>". Esso è "il primo esempio di trattato di ingegneria", poichè si pone come obiettivo "fissare sulla carta, perchè altri possano utilmente farne uso, tecniche, macchine e suggerimenti sul modo di operare nella costruzione delle grandi cattedrali, di cui Villard fu maestro" ( Vittorio MARCHIS, Storia delle macchine, Roma Bari : Laterza, 2009 )
Villard nell'introduzione, se così possiamo definirla, della sua opera oltre a presentarsi spiega quali sono le due arti fondamentali da padroneggiare per potersi dedicare alle costruzioni ovvero la geometria e il disegno.
Successivamente riporta una serie di disegni che rappresentano non solo edifici e strumenti di costruzione ma anche figure umane e animali che talvolta vengono proprio rappresentati attraverso figure geometriche o gli stessi elementi strutturali di un edificio. 
Fatta questa breve introduzione si può ritornare alla questione ideale, ovvero capire come lo sport possa fungere da direttiva per un progetto di costruzioni. Ebbene nell'Album di Villard compare questo disegno:


Esso rappresenta uomini che si dedicano alla lotta greco romana. Ciò che conta è che, questa particolare mossa, produce una situazione di stallo, in quanto le forze esercitate dai due lottatori si bilanciano e quindi nessuno dei due riesce a destabilizzare l'altro.
Ebbene questa particolare posizione viene osservata da Villard il quale la applica all'architettura, in quanto viene utilizzata per la costruzione di alcune particolari centine dei tetti.

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