sabato 18 maggio 2013

Find a masterpiece

Quando analizziamo un tema per la prima volta, spesso inconsciamente, tendiamo a ricondurlo ad oggetti, quadri, canzoni, fotografie a noi noti che possano in qualche modo rappresentarlo. 
Questa operazione è il frutto dell'analogia, processo naturale che sfruttiamo comunemente per comprendere qualcosa di complesso o che ci appare tale, esso infatti consiste nel ricondursi ad un caso più "semplice" che riesca a "rendere l'idea" almeno in prima battuta.
Proprio per questo nostro modo di procedere penso sia importante provare a sondare la sterminata produzione umana alla ricerca di un oggetto di qualunque genere che possa rappresentare al meglio l'essenza del tema trattato, nel caso specifico dello sport.
Ebbene la mia ricerca mi ha portato a scegliere un "masterpiece" inusuale che a prima vista potrebbe sembrare del tutto slegato dallo sport. Eccone l'immagine:




Cheetah® Xtreme


Si tratta di una protesi per le gambe di ultima generazioni. Eccone le caratteristiche tecniche tratte dal sito

<http://www.ossur.it/Protesi/piedi-flex-foot/Cheetah-Xtreme>  (18/05/2013)





"Punta all'oro con il nuovo Cheetah Xtreme, la scelta dei campioni. Ispirato, collaudato e testato dalle stelle mondiali dell'atletica internazionale, il famoso design Cheetah è stato ottimizzato per offrire imbattibili prestazioni di livello mondiale.
La lamina in carbonio, progettata specificatamente per gli scatti su brevi distanze (100-200 m), ha una curvatura più decisa e accentuata. La sua forma dinamica aumenta la flessione del piede, a favore di una maggiore resa di energia. Il piede più lungo e piatto potenzia la spinta, mentre il supporto di fissaggio (con sette gradi di flessione plantare) promuove la progressione in avanti.
Ideale per gli sprinter più attivi (con amputazione sopra e sotto il ginocchio), Cheetah Xtreme integra le collaudate tecnologie di utilizzo della fibra di carbonio di Össur in un design ottimizzato, messo alla prova per oltre due anni dagli atleti d'elite e dai membri del Team Össur."





Ora senza stare a fissare l'attenzione sul marchio particolare della protesi presentata ciò che conta è capire il perchè di questa scelta.
Un'obiezione valida al riguardo potrebbe essere: "Ma questa semmai è un'opera riconducibile alla medicina e ai suoi progressi".
Ebbene questa è una verità di fatto, è innegabile che rispecchi in primis le innovazioni tecnologiche in ambito medico ma io credo che un'analisi più attenta ne faccia emergere una seconda interpretazione.
Essa è cosi importante per gli studi di aerodinamica e della tecnologia dei materiali di costruzione dal momento che non è una protesi qualsiasi che permetta il moto ai diversamente abili ma è un oggeto che ridona speranza allo sportivo.
E' la manna dal cielo per tutti coloro che, nonostante i traumi subiti, non si sono mai arresi e vogliono dimostrare tutta la loro bravura e il loro coraggio non limitandosi al ritorno alla normalità (per così dire) bensì gareggiando.
E' proprio questo che fa la differenza tra un semplice gioello tecnologico e l'emblema sportivo: esso rappresenta la grinta, l'agonismo, la voglia di lottare, di dare il massimo, di superare i propri limiti.
Io penso che non ci possa essere niente di meglio di quanto citato per identificare Lo sport.



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